Phantom FG.1 ROYAL NAVY – 1:72 by Fujimi
Il Regno Unito è stato uno dei principali operatori esteri del Phantom che è stato utilizzato dalla fine degli anni 60 fino ai primi anni 90 del secolo scorso.
Tre le varianti operative:
F4K usata dalla FAA con la sigla FG.1
F4M usata dalla RAF con la sigla FGR. 2
F4J usata dalla RAF con la sigla F. 3
Trattandosi di “ali sul mare” ho deciso di realizzare un FG. 1
I Phantoms albionici si caratterizzavano per alcune differenze rispetto ai normali F4 in particolare:
La principale era la sostituzione del motore General Electric J79 con il Rolls-Royce Spey.
Lo Spey era più corto e più largo del J79, questo comportò una modifica della pianta dell’aereo.
Lo Spey aveva caratteristiche diverse rispetto al concorrente USa quindi i Phantom inglesi erano più efficienti a bassa quota ed avevano un raggio maggiore. Di contro le prestazioni peggioravano all’elevarsi della quota e la velocità massima era inferiore.
La seconda differenza derivava dalla piccola dimensione delle portaerei inglesi e quindi, oltre al radome pieghevole gli F4K furono equipaggiati con carrelli rinforzati e con un carrello anteriore telescopico che consentiva di alzare il muso dell’aereo di un metro! ed abbreviare la corso di decollo.
Altre modifiche riguardavano gli aleroni e i flap.
Il Kit:
Il kit è il bel Fujimi in 1:72 e riproduce in modo corretto le peculiarità della versione utilizzata dalla Royal Navy e dalla RAF.
Le recensioni in rete ne parlano benissimo e, ad essere sinceri devo dire che è proprio un bel modello, finemente inciso e piuttosto dettagliato.
L’unica perplessità gli pneumatici in gomma che mi hanno lasciato un po’ perplesso.
Ecco la box art, molto piacevole:
I set aggiuntivi: fotoincisioni zoom, motori in resina, seggiolini in resina, flap per versione RN
La vasca ed il seggiolino (ci sarà tanto da limare…..)
Per la colorazione dell’interno dell’abitacolo mi sono affidato all’Humbrol 140
Quindi con l’ausilio delle fotoincisioni Zoom, con le declas del kit e con un po’ di filo di stagno ho dettagliato la vasca:
E’ arrivata l’ora di chiudere le due valve delle semifusoliere, il tutto è stato abbastanza agevole, grazie all’ottimo lavoro fatto da Fujimi:
Qualche stuccatura, sulla fusoliera e sulle ali. L’inserimento dei due RR Spey non è stato per niente agevole, ho dovuto fare un sacco di taglia e cuci….
Ecco l’abitacolo visto dall’alto
Piuttosto laboriosa la stuccatura delle prese d’aria:
Finite le stuccature ho deciso di colorare la parte in metallo naturale posta nella coda. Dopo aver mascherato il tutto con nastro Tamiya ho spruzzato con l’aerografo colori Alclad di diverse tinte. Sinceramente trovo il risultato veramente notevole.
Sono passato quindi alla mascheratura delle parti in metallo e al classico preshading.
il ventre
A questo punto mi sono posto il problema della finitura da dare al nostro aereo: i Phantom RN infatti erano lucidi. Ebbene, a mio parere un modello lucido, soprattutto in scala 1:72 perde completamente la sua credibilità. Pertanto ho deciso di dipingere il kit con colori opachi sfruttando poi il lucido della future per ottenere, grazie all’utilizzo di untrasparente diluitissimo un tono appena traslucido.
Ecco la pancia del nostro fantasma dopo la passata di bianco ad aerografo.
Ulteriore problema da risolvere è quello relativo al colore degli aerei RN. Le istruzioni del kit e le referenze in rete indicavano quale colore l’Extradark Sea Grey, utilizzando quale referenza il Gunze H333.
Non avendo disponibilità di tale colore, tramite il magnifico programmino Imodelkit ho creato una mescola corrispndente con i colori Tamiya
Ed ecco il dorso dell’aereo dopo l’applicazione:
E’ stata quindi la volta di una mano di Future per prepararci a mettere le decals.
Le decals da usare sono un miliardo!!!! E’ veramente un lavoro certosino, personalmente ho mediato, evitando quelle più piccole e meno visibili……
Sul modello ho poi applicato un leggerissimo lavaggio, perchè i velivoli della FAA erano tenuti in condizioni impeccabili ed ecco il kit finito!!!!